Ieri stavo leggendo un post sul blog di un'amica dedicato a questo giorno (andate a leggerlo), in cui viene presentata inizialmente l'origine della festa per poi passare ad un commento su come sia vissuta dalle donne, almeno in Italia. Cito
Credo di essere uscita solo una volta in vita mia la sera dell'8 marzo, tra l'altro con il mio angelo moro.. e quello che ho visto in giro nei vari locali era un fiume di ormoni femminili in fermento davanti a machi in perizoma che le lusingavano. Ma i machi sono pagati per stare lì.. a fare quello che fanno... non lo fanno per voi... non gliene frega proprio nulla. Inoltre, stranezza, in giro vedi quelle che durante l'anno non escono mai.. che conquista!
Leggendo questo passo mi è venuto naturale fare un paragone con l'Irlanda. Qui io non ho visto alcuna "pubblicizzazione" commerciale della festa della donna, nessuna festa in programma, in questi giorni sono molto più presi dalla Festa della Mamma (18 marzo) e dal sentitissimo S. Patrick's Day.
Riflettendoci, credo di avere trovato un motivo per cui la festa della donna qui non sia vissuta come in Italia. Proprio come viene detto nel post che vi ho segnalato, in Italia le ragazze/donne colgono l'occasione per sfogarsi, per fare in una sera tutto ciò che non fanno il resto dell'anno. In Irlanda, invece, le ragazze fanno ciò che sentono (anche esagerando) ogni santo weekend e, giustamente, non sentono la necessità di vivere una serata di eccessi.
Mi sento quindi invitare le ragazze italiane a divertirsi come meglio piace a loro ogni volta che possono, senza reprimere i propri desideri e senza aspettare la Festa della Donna, che va festeggiata ricordandosi il suo vero significato.
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