martedì 12 settembre 2006

Cork... che è??

Penso siano in pochi a conoscere Cork, soprannominata la Rebel City d'Irlanda, per cui ecco qui qualche parola per descriverla.
Cork (Corcaigh, da corcach = marsh = palude) è la contea più grande d’Irlanda e la sua dimensione ha un effetto notevole sulla mentalità dei suoi abitanti, che spesso, descrivendo viaggi in altre zone del paese, parlano di "visitare la Repubblica", come se loro non ne facessero ugualmente parte.
La contea offre una straordinaria varietà di paesaggi, dalle pianure e le vallate rigogliose della regione orientale e centrale, all’arida magnificenza delle montagne dell’area occidentale. Per quanto riguarda la zona costiera, Cork possiede degli stupendi scenari, soprattutto lungo le tre penisole, Mizen, Sheep's Head e Beara.

Cork city, splendidamente situata all’entrata della Lee Valley, è la seconda città più grande d’Irlanda ed è la sola vera area urbana nell’intera contea; il resto dei centri abitati, situati principalmente lungo la costa, diffondono un’aria tradizionale come se nel corso dei secoli non fossero cambiati di molto.
Prima dell’arrivo dei Normanni nel XII secolo, la contea faceva parte del regno di Desmond, governato dai McCarthys, in seguito alla loro espulsione da Tipperary causata dagli O'Briens. Nel XVI secolo grandi aree furono cedute a “imprenditori” inglesi, tra cui Sir Walter Raleigh e il poeta Edmund Spenser, ma le ribellioni e le guerre del XVI-XVII secolo sistemarono i progetti.
La Grande Carestia colpì duramente la contea Cork e, durante il IX e X secolo, migliaia di persone emigrarono in America da Cobh. La Fastnet Rock, il punto più a sud-ovest d’Irlanda, fu chiamato Tear Drop (ovvero lacrima) poiché era l’ultima zolla che gli emigranti vedevano prima di raggiungere l’ America.

La contea Cork è una delle aree più apprezzate dai turisti per i paesaggi marini e le splendide spiagge presenti. La migliore tra tante è, forse, la Barley Cove Beach, meravigliosamente deserta, vicino a Crookhaven nella Mizen Peninsula.
Altre belle spiagge si trovano nei pressi di Youghal e sulla Sherkin Island, oltre a Inchydoney Beach, vicino Clonakilty, che tuttavia non è sicura per la balneazione.

Seconda città d’Irlanda e importante sede universitaria, Cork impressiona a prima vista per il numero dei suoi ponti (25 in tutto) sul Lee, e per le sue strade tortuose e rade interrotte da scalinate. Ovunque regna un’atmosfera quasi meridionale.
Il cuore della città occupa un’isola di terreni alluvionali formata da due bracci del fiume Lee. Parecchie delle strade attuali erano un tempo canali e la stessa St. Patrick’s Street, principale via commerciale della città, è derivata dal riempimento di un vecchio braccio del fiume.
Se la nascita della città risale alla fondazione di una scuola monastica da parte di St Finnbar nel VII secolo, l’unico edificio medievale ancora conservato, la Red Abbey Tower, è situato all’esterno della città.
Terra di conquista, perduta e ripresa dagli Irlandesi e dagli Inglesi nel corso dei secoli, la città perse le sue fortificazioni nel 1690, durante l’assedio da parte degli inglesi.
Dopo il prosciugamento di paludi e stagni, fu creato un mercato per la vendita del burro, che permise lo straordinario sviluppo del commercio internazionale.
fiorente nel XIX secolo, Cork si è abbellita di impressionanti edifici borghesi in stile georgiano e vittoriano, che oggi si possono ammirare passeggiando lungo la Grand Parade, fino a St Patrick’s Street.

Fonte: irlandando.it

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